Produrre ciò che si riesce a vendere: questo l’indirizzo per la viticoltura ticinese, più volte esposto agli oltre 200 produttori che hanno partecipato al tradizionale incontro informativo CAGI, tenutosi al Mercato coperto di Giubiasco il 23 agosto.

In effetti – hanno confermato il direttore Sergio Scalmanini e l’enologo Riccardo Garrani – anche la vendemmia 2019 si prospetta abbondante e di ottima qualità: le scorte di vino nelle cantine non mancano mentre sul mercato, a livello nazionale, l’offerta supera la domanda. Da qui la necessità di controllare la produzione, come pure di puntare sulla qualità e di potenziare l’impegno sul fronte delle vendite. Da quest’anno quindi sul prezzo delle uve consegnate in Ticino verrà applicata una deduzione del 4%: il ricavato andrà in favore della promozione del vino ticinese su scala nazionale.

La CAGI-Cantina Giubiasco dal canto suo ha intensificato la propria attività su questo fronte dotandosi di un nuovo collaboratore, Patrizio Baglioni, con il compito di far meglio conoscere in vini di Giubiasco in Ticino, ma soprattutto oltre Gottardo. Da questa primavera inoltre il vino della Cantina può essere ordinato anche online dal sito ww.cavigini.ch.

Tra gli ospiti della serata anche il presidente Federviti Giuliano Maddalena: il freddo primaverile e la canicola estiva -ha ricordato- non hanno compromesso la vendemmia. Da qui l’importanza di sedersi attorno ad un tavolo per trovare soluzioni capaci di equilibrare nel tempo la produzione e lo smercio.

il Vicesindaco di Bellinzona Andrea Bersani, dal canto suo, ha ricordato gli importanti traguardi raggiunti dalla Cantina di Giubiasco nei suoi 90 anni di attività, che la collocano tra i vinificatori più longevi del Cantone. A questo importante traguardo è dedicata un’etichetta sulle bottiglie di Merlot, che riporta al Tiro federale del 1929. Un traguardo raggiunto grazie anche all’impegno prodotto da Adelio Melera e Mario Maddalena nell’ultimo quarto di secolo, l’uno come Presidente del Consiglio di amministrazione, l’altro come Amministratore delegato e quindi Vicepresidente, fino alla primavera di quest’anno. Il Consiglio di amministrazione CAGI li ha quindi nominati Presidente, rispettivamente Membro onorario, dandone comunicazione ai viticoltori presenti.

Tutto è ormai pronto per la vendemmia 2019 sebbene non se ne conoscano ancora le date: dipenderanno dalla maturazione delle uve nelle prossime settimane.